Rieccomi, come sempre un cordiale benvenuto a tutti gli ascoltatori di Radio Incontri. Sono sempre io, Mirko Perugini, il vostro cuoco contadino a domicilio. Se ancora non mi seguite, siete pregati di farlo sulla mia pagina Facebook Mirko Cuoco Contadino a Domicilio, dove troverete tutte le informazioni su chi sono e per rimanere sempre aggiornati su quello che faccio. All’interno di questa rubrica si parla di cucina e non solo. Anche di tradizioni legate al nostro territorio e tante tante curiosità. Oggi volevo parlarvi della preparazione base per gli arrosti di animali di bassa corte, ovvero polli, anatre, oche, tacchini e faraone. Vedremo insieme come scegliere le carni migliori, come prepararle per essere insaporite, gli odori da usare e la cottura. L’arrosto da sempre è il secondo per eccellenza del pranzo domenicale. Amato da grandi e piccini, è una di quelle pietanze che accontenta tutti e che da sempre è sinonimo di festa. Con il suo profumo, inconfondibile, è impossibile resistergli. Inizierei con il parlare della scelta della carne. A prescindere dal tipo di carne che volete cucinare, il mio consiglio è quello di prediligere carni di qualità, non provenienti da allevamenti in batteria, ma all’aperto e che non sia stato alimentato con mangimi contenenti antibiotici, OGM e glifosato, ma con cereali sani. Vi dico questo perché anche se queste carni di qualità hanno un costo più elevato, sono di gran lunga più buone e salutari. Mi raccomando. Ora che abbiamo scelto la nostra carne per l’arrosto, prima di insaporirla, ricordiamoci di fare un’altra cosa. Iniziamo a sciacquarla bene sotto acqua corrente, togliere eventuali residui di piumaggio, se presenti, e eviscerare il ventricchio e il fegatino. O se preferite, fatelo fare al macellaio quest’ultimo passaggio. Asciughiamolo con un panno in cotone o carta assorbente e procediamo con la scelta degli odori. Vediamo dunque come insaporire la carne. Esistono molte preparazioni. Però quella che faremo oggi, e in questa puntata, è quella basica, composta da salvia, rosmarino, finocchio in fiore o semi, aglio, sale, pepe, aceto, olio extravergine di oliva e vino bianco. Dunque, per farvi capire come dosarvi con questi ingredienti, facciamo finta che stiate preparando un pollo per circa 6 persone, che dovrebbe essere sui 2 kg, più o meno. Quindi prendete 10 foglie di salvia, 3 rametti di rosmarino, un cucchiaio di finocchio in fiore o in semi, quello che vi piace di più, 3 spicchi di aglio, un cucchiaio e mezzo di sale, un cucchiaio da caffè di pepe, 2 bicchieri di vino bianco, 2 cucchiai di aceto di vino bianco e 2 cucchiai di olio extravergine di oliva. Partiamo. Tritiamo il vino bianco. Tritiamo a coltello o se preferite con l’aiuto di un tritatutto tutti gli odori. Posizionate il pollo nella teglia da forno e massaggiatelo internamente ed esternamente con l’aceto. Dopodiché ripetete l’azione con gli odori tritati, il sale ed il pepe. Esternamente cospargete con l’olio, che aiuterà ad ottenere quella crosticina croccante che tutti amiamo. Preriscaldate il forno a 220° ventilato e mettete il pollo che dovrà cuocere per almeno 2 ore. Ogni 30 minuti circa controllate il vostro arrosto, girandolo una volta sul petto e una volta sulla schiena. E se occorre potete abbassare la temperatura, ma non meno di 180°. Questo dipende anche dalla potenza del vostro forno. A metà cottura aggiungete il vino bianco e ultimate la cottura. Questo era solo un esempio del pollo, ma va bene anche per altri tipi di carne, che però siano sempre di pezzatura sui 2 kg, che sia un’anatra, che sia una faraona, quello che più vi piace. Per animaletti un po’ più grandi, come oche, tacchini, anatremute, che sono molto più piccoli, e che sono più grandi dell’anatra, quella piccolina, occorrerà aumentare le dosi degli odori e della cottura all’incirca del doppio. Perché essendo più grandi serviranno più condimento e più liquido anche per essere aiutati a cuocere. Per farvi un esempio, per un’oca che è sui 3 kg, 3,5 kg, anche 4, poi dipende anche dalla grossezza, ci vorranno sulle 3 ore, 3,5 ore. Per un’oca che è sui 3 kg, 3,5 kg, anche 4, poi dipende anche dalla grossezza, ci vorranno sulle 3 ore, 3,5 ore. Per un tacchino, che può essere anche più grande, ci possono volere anche 5 ore. Tutto dipende sempre dalla grossezza dell’animale. Bene, anche per oggi la puntata è terminata. Spero sempre che sia stata di vostro gradimento. Continuate ad ascoltare Radio Incontri per nuove ricette e curiosità, sempre qui, dopo il GR Valdichiana. Un saluto dal vostro cuoco contadino a domicilio. Vi aspetto domani.
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