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Cercando l’antica madre #ST1 #2025

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CERCANDO L’ANTICA MADRE: PAOLO GIULIERINI RACCONTA CORTONA
«Cercando l’antica madre» è un programma in cui Paolo Giulierini, etruscologo ed esperto di storia antica, già direttore del MANN di Napoli, guida gli ascoltatori e le ascoltatrici di Radio Incontri inBlu in un affascinante viaggio alla scoperta delle radici storiche e mitologiche di Cortona, un crocevia culturale e commerciale che collega la Toscana all’antico Mediterraneo. Ci addentreremo nei miti che legano Cortona a figure leggendarie come Ulisse, morto secondo alcuni proprio in questa città, e Dardano, fondatore di Troia, ma anche tra i campi e le botteghe della Cortona etrusca, per proseguire con uno dei momenti storici più cruciali della zona: la battaglia del Trasimeno. Attraverso un racconto avvincente, «Cercando l’antica madre» illumina il passato millenario di Cortona, rendendolo vivo e attuale per tutti gli ascoltatori. Il programma andrà in onda sulle frequenze FM 88.4 o 92.8 (zona Valdichiana), in DAB+ (Mux Radio Digitale Toscana), e in streaming www.radioincontri.org. Sul nostro sito e sulle principali piattaforme di podcast saranno inoltre pubblicati gli episodi per l’ascolto on demand.

Il programma, ideato da Paolo Giulierini, montaggio Alessandro Ferri, pubblicazione Marco Pieroni,
andrà in onda il Martedì, alle ore 10:15, a partire da 7 gennaio 2025.
La voce dei titoli è di Lucrezia Rocchi.

Cercando l'antica madre
Cercando l’antica madre

Episodio 1: «Cortona etrusca e i miti di Nanas, Ulisse e Dardano»
Questo primo episodio di «Cercando l’antica madre» è dedicato alla mitologia legata a Cortona. Si racconta che dalla città toscana provenisse Dardano, fondatore di Troia, e che proprio qui fosse morto Ulisse. Questi racconti mitici collocano Cortona al centro di una rete di contatti culturali e commerciali che si estendeva fino al Mediterraneo orientale. Anche il mitico popolo dei Pelasgi, con il loro re Nanas, avrebbe avuto un ruolo importante nella storia antica della città, la quale, prima dell’arrivo degli Etruschi, era già influenzata dalle culture umbre e sabelliche. Questo intreccio di culture è rappresentato anche da monumenti come il tumulo del Sodo, la cui grandezza e ricchezza riflettono l’importanza aristocratica e i contatti mediterranei della città in epoca orientalizzante. Giulierini dimostra che Cortona fu un crocevia strategico di scambi culturali e commerciali tra il Mediterraneo e la penisola italica, le cui élite cercavano, attraverso monumenti e genealogie mitologiche, di collegarsi alla nobiltà greca e orientale.

Episodio 2: «Cortona etrusca: storia, vita quotidiana, religione ed arte»
Questo secondo episodio di «Cercando l’antica madre» si apre con una riflessione sull’agricoltura e sull’allevamento nella zona di Cortona in epoca etrusca. Il paesaggio attuale della Valdichiana, dominato da vigneti, ulivi e girasoli, è il risultato di secoli di interazione tra uomo e ambiente, arricchitosi con piante introdotte dopo la scoperta dell’America, come mais e patate. Durante il periodo etrusco, il territorio era fertile e si coltivavano principalmente cereali, vite e olivo, con un significativo allevamento di animali, come bovini e ovini. L’archeologia ha rivelato importanti scoperte, come tombe principesche ricche di corredi e vasi per il vino, evidenziando i contatti con il mondo greco. Anche il commercio era fiorente, con la vendita di prodotti agricoli e scambi culturali tra le élite del Mediterraneo: il vino locale iniziò a essere esportato già nel VI secolo a.C. Con l’arrivo dei Romani nel II secolo a.C. si assisté invece a una trasformazione nelle strutture agricole e sociali.

Episodio 3: «Cortona nell’orbita romana: la battaglia del Trasimeno, la Tabula cortonensis e la villa romana di Ossaia»
In questo terzo episodio di «Cercando l’antica madre», Paolo Giulierini racconta quello che è probabilmente l’evento storico più significativo mai accaduto nei pressi di Cortona: la battaglia del Trasimeno del 217 a.C., dove i cartaginesi sbaragliarono l’esercito romano. Sfruttando la nebbia e la conformazione del terreno, Annibale tese un’imboscata all’esercito romano guidato dal console Flaminio. La trappola, pianificata con grande abilità strategica, portò a una devastante sconfitta per i Romani, culminata nella morte di Flaminio. La battaglia, racconta Giulierini, ebbe ripercussioni anche politiche su Cortona e le città etrusche circostanti: alcune famiglie cortonesi, come i Kusui, potrebbero aver combattuto a fianco di Flaminio, mentre altre, come i Metelli, si sarebbero distinte in seguito. L’episodio segnò un cambiamento politico importante per Cortona, che rimase fedele a Roma, beneficiando in seguito di ricompense e monumenti celebrativi come la Porta Bifora. Inoltre, due documenti rilevanti legati a questo periodo sono la statua dell’arringatore di Aule Metellis, che potrebbe rappresentare una richiesta di perdono alla divinità Texans, e la Tabula Cortonensis, un’iscrizione etrusca risalente probabilmente agli anni successivi alla battaglia. Questi monumenti dimostrano in modo chiaro il legame tra la storia di Cortona e gli eventi bellici che la coinvolsero.


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