L’Italia è uno dei maggiori esportatori di armi nel mondo. I “clienti” più affezionati del commercio internazionale di strumenti per la morte sono i paesi africani, gli stessi dai quali si muovono i flussi migratori che riempiono le accuse vuote di certi schieramenti è certa nostalgia bellica da esaltazione palliativa al vuoto interiore. 100 anni fa iniziava per l’Italia una Guerra che i libri di storia dicono “vinta”, che distrusse però una generazione, un disastro totale di un’Europa che ancora vive le stesse tensioni, discriminazioni ed odio adducendo i sistemi di morte lontano dagli occhi e dal cuore. Tommaso Ghezzi, Martina Vilucchi, Alessandro Ferri e Miriam Nucci raccontano questa ed altre storie di quel caos centenario, con l’accompagnamento di Andrea Chimenti, Teatro degli Orrori, Talking Heads, Nick Drake, Johannes Brahms, Gustav Mahler, Claude Debussy, Giuseppe Verdi e tanta altra musica, tra cui una canzone inedita elaborata sulla base delle lettere dei soldati cortonesi dal fronte.
Ad aiutarci a parlare di pace e guerra nel 2015, i ragazzi di Rondine Cittadella della Pace. Rondine è una Onlus che svolge un ruolo attivo nella promozione della cultura del dialogo e della pace, tramite l’esperienza concreta dello Studentato Internazionale. Nel borgo medievale di Rondine (Arezzo) convivono studenti provenienti da paesi in conflitto dei Balcani, del Caucaso, del Medio Oriente e dell’Africa e sperimentano una vita di convivenza, di formazione e di studio. I giovani del progetto, una volta completato il ciclo di studi (corso di laurea o master), rientrano nel paese di origine per testimoniare, nei luoghi del proprio impegno professionale e civile, la concreta possibilità del dialogo e della pacifica convivenza.