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Progetto Agricoltura Sociale – CUP A.R.T.E:A.
Sala del consiglio del Comune di Cortona.
Mercoledì 11 dicembre 2024 – ore 17.00
In collaborazione con Comune di Cortona, Alba Etrusca, Polis, Fattoria Brena, Fattoria Podere Peciano
In collaborazione con Coldiretti, La Montagna Cortonese, Confesercenti, La Fabbrica del Sole, Programma di Sviluppo Rurale, Unione Europea – Repubblica Italiana – Regione Toscana
In collaborazione con Radio Incontri inBlu Cortona
Partner:
Alba Soc. Agr. S.S. -soggetto capofila- e Fattoria Brena di Negrila Ramona, aziende agricole situate in Località San Pietro a Dame (Montagna Cortonese);
Podere Peciano di Creus Natasha azienda agricola, in Località San Pietro a Cegliolo;
Polis Società Cooperativa Sociale, con sede ad Ossaia di Cortona;
Comune di Cortona.
Saluti istituzionali
Sindaco Luciano Meoni
Vice Sindaco Paolo Rossi
Assessore alle Politiche Sociali Lucia Lupetti
Segretario di zona Coldiretti Leonardo Guadagnoli
Presentazione del progetto:
Caterina Cittadini – Alba Società Agricola
Chiara Tribbioli – Polis Società Cooperativa Sociale
Modera Silvia Vecchini
Tipologia e numero dei destinatari coinvolti
Al termine dei colloqui con le famiglie e i giovani, hanno partecipato la progetto n.14 ragazze e ragazzi, adolescenti e giovani
Ospiti della casa-famiglia “Borgo Insieme” di Cortona, gestita da Polis Società Cooperativa Sociale: Sofia C.; Indrit K.; Jayari A.; Lorenzo M.
Utenti con fragilità importanti/disabilità che stanno frequentando o hanno da poco terminato la scuola superiore, in carico ai servizi specialistici dei Comuni e/o della ASL Valdichiana Aretina e non sono inseriti in percorsi di inserimento lavorativo/terapia occupazionale o centri diurni: Edoardo T.; Tommaso G.; Alessia V.; Lorenzo F.; Federico Z.; Gessica C.; Francesca C.; Alessio P:; Jessica G.; Giuseppe C.
Tempistiche di realizzazione del progetto
Novembre 2022 – settembre 2024
Contesto e problematiche affrontate
Tra gli ambiti di intervento della cooperativa Polis, quelli dell’integrazione scolastica, del sostegno educativo e dell’accoglienza di persone in condizione di marginalità, costituiscono percorsi con i quali – per molti anni e garantendo continuità- si affiancano e sostengono i minori e le loro famiglie, le scuole, le Istituzioni.
Molto frequentemente, al termine dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado, per gli studenti in condizione di disabilità e le loro famiglie si apre la prospettiva di giorni interminabili trascorsi a casa, al pc o sullo smartphone, e per i quali non sembra prospettarsi alcuna opportunità di procedere in continuità, valorizzare le competenze acquisite o di esplorare ulteriori interessi e abilità.
Ad oggi, il processo di inclusione sembra arrestarsi con la conclusione del ciclo scolastico poiché mancano le linee guida per l’inclusione lavorativa e l’attivazione della banca dati del collocamento mirato ma, frequentemente, durante il ciclo di studi superiori sono evidenti le difficoltà dei ragazzi in condizione di disabilità ad acquisire competenze professionali da mettere in campo nel mondo del lavoro.
Analoga situazione è quella che caratterizza i coetanei in situazione di fragilità, per vicende personali o provenienti da contesti sociali carenti di stimoli e opportunità, talvolta disinteressati al percorso di istruzione formale e per i quali mancano offerte adeguate a dar loro la possibilità di essere gratificati e iniziare ad essere, in qualche modo, responsabilizzati e autosufficienti.
Da qui la ricerca affannosa di famiglie, scuole, servizi e terzo settore per l’individuazione o “creazione” di contesti idonei alle caratteristiche e ai bisogni di questi ragazzi: “spazi didattici” proporzionati alle caratteristiche e ai bisogni di ciascuno, capaci di favorire una reale integrazione che parte, in primo luogo, dalla promozione delle potenzialità emergenti dei singoli.
Dopo la pandemia, il comune di Cortona ha accolto la proposta di Polis di organizzare un “Laboratorio delle autonomie” per ragazzi con necessità di sostegno elevato o molto elevato. Questo servizio, e la Rete (con Ente locale, USL, famiglie e vari interlocutori del territorio) che si è andata consolidando negli anni, hanno confermato il potenziale del Laboratorio “fuori dal laboratorio”, con una programmazione specificamente dedicata ai ragazzi che frequentano la scuola secondaria di secondo grado e a coloro che hanno da poco concluso il ciclo di studi superiori e per i quali è opportuno un percorso di accompagnamento verso un successivo progetto di inserimento sociale, lavorativo o altra alternativa. Negli anni, la proposta del Laboratorio ha maturato l’esigenza di ampliare gradualmente gli ambiti di esperienza fisici e relazionali del gruppo dei ragazzi, per esplorarne competenze e preferenze e consolidare/sviluppare le esperienze più significative; parallelamente, è stato avviato un percorso finalizzato a coinvolgere le famiglie, al fine di creare una rete di relazione e supporto informale e sostenere lo sforzo di aprirsi all’esterno della zona confort di ciascun nucleo.
Al 2022, mancava però una proposta per i ragazzi con svantaggio sociale e/o in condizione di disabilità lieve.
Il bando della Fondazione Campagna Amica ha offerto l’occasione di costituire un tavolo di confronto tra soggetti che da tempo collaboravano tra loro e con la nostra organizzazione e di “scoprire” come il mondo dell’agricoltura sia “naturalmente predisposto” ad accogliere tali istanze e ad offrire – mediante la solidarietà, la flessibilità e il ripetersi dei ritmi quotidiani e stagionali- spazi di accoglienza, valorizzazione delle competenze, relazioni interpersonali, educazione e formazione. Le aziende agricole sono state individuate quali contesti fisici e umani ideali per proporre “esperienze”, attività pratiche e stage, capaci di offrire ai giovani in condizione di disabilità/fragilità opportunità di integrazione sociale e lavorativa.
Sin dalle prime fasi di progettazione, è emerso come l’aspetto morfologico della montagna cortonese e Valdichiana impongano la disponibilità di mezzi per raggiungere le aziende, normalmente non servite dalle reti di trasporto pubblico e, pertanto, si è proceduto con la richiesta di preventivi presso alcuni operatori del trasporto privato locale.
Altro elemento preso in carico sin dalle fasi iniziali, quello relativo alla necessità di operare in stretta relazione con le amministrazioni comunali e di comunicare correttamente le caratteristiche del progetto di agricoltura sociale ai Servizi dei Comuni e della USL e alle famiglie, per incentivare l’adesione senza creare false aspettative. A tale proposito, una volta costituito formalmente il partenariato, sono stati programmati numerosi incontri di presentazione del progetto presso i Comuni di Cortona, Castiglion Fiorentino, Foiano della Chiana, Marciano e Lucignano, le Assistenti Sociali della USL Valdichiana Centro, la comunità educativa Borgo Insieme di Cortona e le famiglie dei ragazzi in condizione di disabilità individuati in accordo con i Comuni/USL, le scuole superiori frequentate dai ragazzi stessi. La fase di informazione e scouting ha occupato oltre 2 mesi di lavoro; a questa ha fatto seguito la raccolta delle iscrizioni, mediante modulistica appositamente predisposta. Nel frattempo, i soggetti della Rete avevano condiviso il programma delle esperienze in azienda e dello stesso è stata data informazione alla Misericordia di Cortona, associazione che meglio ha saputo rispondere alle istanze relative agli spostamenti dei ragazzi verso e dalle aziende.
Da maggio 2024 i ragazzi hanno iniziato a frequentare le aziende agricole; il numero è cresciuto dopo la chiusura dell’anno scolastico ed è andato ad incrementare ulteriormente, grazie agli esiti positivi delle prime settimane. Le esperienze si sono susseguite fino alla fine di settembre 2024, per oltre 50 esperienze. Il progetto ha avuto un’unica pausa in corrispondenza del ferragosto 2024.
A testimonianza dell’impatto sulle vite dei ragazzi, citiamo due frasi simbolo: “Non posso venire al mare, devo andare dagli animali”, “Non posso andare all’udienza: ho il progetto dell’agricoltura”.
Il progetto – le attività svolte
Grazie alla cooperazione tra i soggetti della rete, sono state attivate esperienze dirette in azienda che hanno spaziato dall’attività a diretto contatto con gli animali, alla raccolta delle piante officinali, dalla tinteggiatura del laboratorio alla produzione di manufatti in ceramica – legati soprattutto alla commercializzazione dell’olio e del vino- fino all’accoglienza di classi delle scuole dell’infanzia in visita presso la fattoria. In termini numerici sono stati realizzati:
incontri fattibilità, creazione di rete e studio target
incontri di rete
oltre 50 esperienze in azienda per olivicoltura, viticoltura, fattoria didattica con animali, produzione del formaggio, erbe officinali ed altre attività agricole locali
incontri di diffusione e promozione progetto
incontri di monitoraggio e valutazione
Cooperazione del partenariato con la rete sociale del territorio
Azienda USL Sud Est: colloqui con i ragazzi e i genitori, condivisione del progetto e inserimento dello stesso nei progetti educativi/piani individualizzati di intervento;
Misericordia di Cortona: servizio di accompagnamento verso e dalle aziende non raggiunte dalla rete dei trasporti pubblici;
Coldiretti Arezzo: consulenza e supporto tecnico
Altri partner: La Montagna Cortonese coop. Comunità, Confesercenti Arezzo, La Fabbrica del Sole Soc. Coop.
Disseminazione e divulgazione dei risultati ottenuti
2 incontri con gli assessori di riferimento, 2 conferenze stampa, 1 seminario di restituzione